Tour Privato
(Biglietti di ingresso non inclusi)
Durata del Tour
2 Ore
Quando Disponibile
Tutto l’anno
Punto d’incontro
c/o la biglietteria degli scavi di Ercolano
Cosa rende questa guida agli scavi di Ercolano così speciale?
Una visita guidata privata condotta da un archeologo significa massimizzare la qualità della vostra esperienza in questo sito archeologico straordinario.
Il sito archeologico di Ercolano vanta uno stato di conservazione perfino superiore a quello di Pompei: le parti lignee per esempio sono ancora “in situ” duemila anni più tardi.
Visita Ercolano con noi: perché è così speciale ?
Durante la terribile eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Ercolano fu prima investita da una nube tossica, ricca di vapore, per poi essere sepolta da flussi piroclastici alternati a nubi ardenti. Il flusso fangoso semiliquido finì per occupare gli spazi vuoti dell’abitato campano: strutture, edifici di ogni sorta, manufatti e persino materiali organici come cibo e legno, si sono conservati nei secoli grazie a questa particolare modalità di seppellimento. Questo è uno degli aspetti qualificanti che colpisce i visitatori che percorrono le strade di Ercolano: la presenza di reperti in legno ancora “in situ”, come un torchio a vite per comprimere e stirare i tessuti (nella cosiddetta “bottega del lanarius“), scale, travi e così via, lascia sorpresi.
In molti casi, anche i piani superiori degli edifici nonché il sistema fognario sotto il piano stradale si presentano in buone condizioni.
Inoltre, nel luogo dove una volta sorgeva la spiaggia di Ercolano, giacciono gli scheletri di quegli abitanti (uomini, donne e bambini) che cercarono rifugio presso i fornici vicino al mare: la visita di quegli ambienti non lascia indifferenti.
Nel 1997, le rovine di Ercolano, insieme a quelle di Pompei ed Oplontis, sono diventate parte del patrimonio UNESCO.
Infine, dal 2001, è attivo anche il programma “Herculaneum Conservation Project” che mira alla conservazione e alla valorizzazione del sito, nonché alla realizzazione di nuovi scavi.
Archeologi e storici concordano nel ritenere lo stato di conservazione degli scavi di Ercolano anche migliore rispetto a quello di Pompei.
Maggiori informazioni su Ercolano:
Ercolano, antica città romana ubicata in prossimità di Pompei nel Golfo di Napoli, fu distrutta da flussi piroclastici durante l’eruzione vulcanica del Vesuvio nel 79 d.C.
L’abitato vesuviano pertanto è stato ben conservato fino alla sua riscoperta in tempi moderni.
Nei primi anni del XVIII secolo, durante la dominazione austriaca (1707-1738), il principe d’Elboeuf si imbatté, per caso, nel teatro della città antica, dando così inizio alle prime esplorazioni in tempi moderni. Fu però solo più tardi, nel 1738, che Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, cominciò ad effettuare le prime indagini sistematiche.
Negli anni 1980-2, durante alcuni lavori di scavo condotti per creare un migliore drenaggio delle acque che invadevano le Terme Suburbane, furono rinvenuti sull’arenile una piccola imbarcazione e circa 300 scheletri umani: è probabile stessero aspettando aiuto dal mare ma una nube di gas tossico (Surge piroclastico) di circa 400 gradi centigradi (circa 750 gradi Fahrenheit) li colse di sorpresa, provocandone la morte istantanea per shock termico e “sigillando” per oltre 1500 anni quegli ultimi tragici istanti.
E’ ipotizzabile che finora solo un quarto dell’antica città di Ercolano sia stato portato alla luce.
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